REAS 2019: una squadra soccorso dell’Esercito simula una attività di recupero con un team dell’ANA
Grande successo di pubblico anche nell’ultimo giorno dedicato all’emergenza nei padiglioni del Centro Fiera di Montichiari. L’Esercito Italiano, presente per la prima volta a questo importante appuntamento internazionale con una serie di automezzi ed attrezzature spesso utilizzati non solo in contesti internazionali ma anche in occasione di interventi in caso di pubbliche calamità su tutto il territorio nazionale, nel pomeriggio odierno ha simulato un intervento di soccorso con il supporto di un elicottero “AB 205” proveniente dal 4° reggimento AVES (Aviazione dell’Esercito).
In pratica è stato simulato un crollo parziale di un ponte stradale che ha provocato la caduta di un automezzo civile ai piedi della struttura stessa. All’interno una persona rimasta gravemente ferita a causa del forte trauma subito, con conseguente necessità di un intervento immediato. Ed è proprio in questo momento che una squadra soccorso alpino militare (SSAM) del 3° reggimento alpini di Pinerolo (TO), un team costituito da 8 persone altamente specializzate ed addestrate ad operare in ambienti estremi, viene attivata per operare con il supporto aereo grazie al quale le operazioni di evacuazione si risolvono con una tempistica estremamente ridotta. Mentre 3 militari del team stazionano sul ponte per coordinare le operazioni, altri 4 raggiungono il veicolo per effettuare un primo intervento di stabilizzazione ed immobilizzazione del ferito, predisponendone così la sistemazione sulla barella con la quale verrà effettuato il trasporto fino alla più vicina struttura ospedaliera. L’ottavo elemento del team è quello con la qualifica di “recuperatore militare”, con il compito di calarsi con un verricello dal velivolo e agganciare la barella che poi provvederà a posizionare all’interno dell’elicottero.
Un’altra tecnica di intervento emergenziale è stata mostrata da una squadra soccorso dell’ANA (Associazione Nazionale Alpini), tecnica grazie alla quale è possibile procedere all’evacuazione di personale rimasto isolato o vittima di incidente tramite una teleferica che viene allestita sul posto con un sistema di funi e tiranti.
Di fondamentale importanza in caso di intervento di tipo emergenziale da parte di assetti specialistici dell’Esercito, il supporto delle trasmissioni, che deve garantire la possibilità di comunicare anche in condizioni estreme o particolarmente avverse: dal militare che sta operando tra le macerie fino al responsabile della sala operativa della Prefettura. Questo è reso possibile anche grazie all’utilizzo di sistemi radio di ultima generazione che sono anche in grado di “tracciare” il movimento del personale che stà operando sul terreno. In questi giorni dedicati all’emergenza, personale altamente specializzato della Brigata Alpina “Taurinense” ha avuto modo di spiegare al pubblico il funzionamento del “posto comando avanzato” (una vera e propria sala operativa avanzata che viene allestita dalla Forza Armata in ogni contesto emergenziale al fine di coordinare tutte le operazioni interfacciandosi contestualmente con la Protezione Civile).
In questi giorni dedicati all’Emergenza, i militari presenti al salone hanno avuto modo di dimostrare ai visitatori il significato dell’attività “dual use”, termine che identifica un costante e concreto servizio al Paese caratterizzato da professionalità, dedizione, sacrificio e altruismo in molteplici situazioni che vedono l’Esercito presente su vari fronti. Perchè l’addestramento per scopi militari crea dei professionisti in grado di operare anche a stretto contatto con la protezione civile. Soldati, quindi, capaci di garantire un fondamentale contributo non solo nelle missioni internazionali, ma anche nell’operazione “Strade Sicure”, nelle zone colpite da calamità naturali, nella bonifica di residuati bellici e nelle campagne antincendio. A testimoniare che “noi ci siamo sempre”.